lunedì 16 febbraio 2015

Una mente inquieta - Kay Redfield Jamison -




"A questo punto dell' esistenza non riesco a immaginare di poter condurre una vita normale senza prendere il litio e senza aver goduto dei benefici della psicoterapia. Il litio impedisce i miei alti seducenti ma disastrosi, attenua le mie depressioni, elimina la confusione del mio pensiero disordinato, mi fa rallentare, mi addolcisce, mi impedisce di rovinare la mia carriera e i rapporti con gli altri, mi tiene fuori dall ospedale, mi tiene viva e rende possibile la psicoterapia. Ma ineffabilmente la psicoterapia GUARISCE. Da un senso alla confusione, frena i pensieri e le sensazioni terrificanti e restituisce il controllo, la speranza e la possibilità di imparare da ciò che è accaduto. Le pastiglie non addolciscono. Non possono addolcire, il ritorno alla realtà; ti riportano indietro a testa bassa, sbandando, e più in fretta di quanto a volte si possa sopportare. La psicoterapia e' un rifugio, un terreno di battaglia, un luogo dove sono stata psicotica, nevrotica, esaltata, confusa e disperata da non credersi. Ma è il luogo dove ho sempre creduto, o dove ho imparato a credere, che un giorno sarei stata capace di tener testa a tutto ciò. Non c'è pastiglia che possa aiutarmi a risolvere il problema di non voler prendere le pastiglie, così come la psicoterapia non può impedire le mie depressioni e le mie manie. Ho bisogno di entrambe. E' strano dovere la vita alle pastiglie, alla propria peculiarità e tenacia e a questo dialogo unico, sorprendente e profondissimo chiamato psicoterapia." 

Tratto da 
Una mente inquieta
Kay Redfield Jamison

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